Erosione della costa San Foca – Roca, i provvedimenti per chi omette il divieto

Erosione della costa San Foca – Roca, i provvedimenti per chi omette il divieto

Carissimo comandante sono una cittadina del comune di Melendugno; passeggiando mi è sembrato di vedere persone in un pezzo di spiaggia interdetto alla circolazione anche di pedoni per motivi di erosione. Quali i provvedimenti per chi non rispetta tale divieto? La spiaggia è subito dopo San Foca direzione Specchia.

 Grazie millenahi

 

 

 

 

Il comandante risponde

C

Carissima lettrice prima di risondere alal sua domanda le allego al normativa , troverà la risposta di seguito.

L’Ordinanza n. 31/14 “SFALDAMENTO DEL TERRENO E DELLA FALESIA. STATO DI GRAVE PERICOLOSITÀ PER FENOMENI DI EROSIONE E CEDIMENTI STRUTTURALI PER LE PECULIARI CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE DELLA FASCIA COSTIERA DELLE MARINE DI MELENDUGNO da TORRE SPECCHIA a SANT’ANDREA. DIVIETO DI CIRCOLAZIONE VEICOLARE E PEDONALE (Rimozione auto – Disposizioni – Limitazioni e Divieti).-

IL FUNZIONARIO RESPONSABILE DELLA POLIZIA LOCALE

RICHIAMATE le proprie Ordinanze territoriali n.ri 38 del 04.05.10, n. 47/2012, n. 63/12, n. 18 del 13.02.2013, n. 32  del 28.03.2013, n. 26 del 14.03.2013, n. 27 del 15.03.2013, n. 49 del 30.04.2013, n. 5 del 03.02.2014, n. 14 del 03.03.2014 titolate SFALDAMENTO DEL TERRENO E DELLA FALESIA. STATO DI GRAVE PERICOLOSITÀ PER FENOMENI DI EROSIONE E CEDIMENTI STRUTTURALI PER LE  PECULIARI CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE DELLA FASCIA COSTIERA DELLE MARINE DI MELENDUGNO da TORRE SPECCHIA a SANT’ANDREA. DIVIETO DI CIRCOLAZIONE VEICOLARE E PEDONALE (Rimozione auto – Disposizioni – Limitazioni e Divieti);

CONSIDERATA la necessità di garantire i prioritari interessi correlati alla sicurezza della circolazione ed alla salvaguardia della vita umana, in riferimento alle situazioni di sfaldamento dei costoni rocciosi che possono interessare, anche potenzialmente, i prospicienti specchi acquei;

STABILISCE di prescrivere la collocazione della segnaletica necessaria a dare conoscenza del contenuto del provvedimento e dispone l’apposizione di barriere affinché si preservi l’accesso a ridosso del costone roccioso, fatti salvi i diritti di terzi e/o aventi diritto ad altro titolo.

Pertanto, l’Art. 4 della medesima Ordinanza stabilisce che i contravventori siano applicate le sanzioni previste dal D.Lgs. 285/92 e ss. mm., ai sensi degli art. 7 c. 1, lett. a) e 13 sospensione o divieto di circolazione veicolare e pedonale e, qualora si renda necessario con RIMOZIONE COATTA del mezzo con cui è stata commessa la violazione ed in concorso formale in caso di più violazioni (art. 8 L. 689/81).

Mi preme sottolineare che ordinanze e/o disposizioni e regolamenti ordinano e dispongono di “fare” o “non fare” una determinata cosa o azione; tenere o meno un determinato comportamento in circostanze di luogo e di tempo per motivi di sicurezza urbana, di buon vicinato, di igiene ecc. tutti comportamenti o azioni facilmente ossequiabili con il comportamento del “buon padre di famiglia” e facilmente raggiungibili con il buon senso e la ragione. Va da se che fin quando si tratta di perseguire un illecito commesso con un mezzo tipo l’autovettura, l’accertamento e la successiva contestazione, avendo personale da in piegare a proposito, si concretizza con la visura della targa e la notificazione al proprietario del veicolo comunque obbligato in solido con chi, di fatto, ha commesso la violazione. Nello specifico della domanda, o meglio della risposta, occorre tornare a rimarcare il senso civico e di responsabilità che ognuno dovrebbe avere e considerare. Nel concreto, a una pattuglia di Polizia Locale o altri non è facile contestare l’infrazione, per ovvie ragioni, a un gruppo di bagnanti stesi al sole a ridosso della falesia pericolante o magari proprio sotto il cartello che ne dispone il DIVIETO. A tal proposito rammento che proprio l’altro anno una mia pattuglia durante un accertamento posto in essere con non poche difficoltà, scesa in spiaggia, annotò nel verbale che una madre non solo teneva i propri figli sotto la falesia ma addirittura aveva coperto il cartello riproducente gli estremi dell’ordinanza, con indumenti dei figli, facendone un asciuga panni.

Comandante A. Nahi

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