Il pagamento del ticket di 47 euro rimane,anche per chi è costretto a fare la chemioterapia

Il pagamento del ticket di 47 euro rimane,anche per chi è costretto a fare la chemioterapia
 Mazzei: “Emiliano e Vendola risparmiano su salute dei cittadine e poi li tassano”  
“Non avevamo dubbi e il tempo è galantuomo: la delibera sull’ampliamento delle prestazioni erogabili in day service, con il pagamento di un ennesimo ticket di 47 euro, avrebbe scatenato disservizi, disagi e aggravio dei costi per i cittadini. Oggi sono gli otorini che alzano il cartellino rosso alla Giunta regionale, che ha operato ad occhi chiusi con superbia senza procedere ad alcun confronto, e domani ci saranno altri casi”.

Così il consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei.

Quell’infausta delibera -aggiunge- seguiva gli obiettivi ministeriali, e infatti l’ampliamento delle prestazioni non più erogabili in regime di ricovero era ed è una via opportuna da seguire, ma non senza coinvolgere le comunità scientifiche e le altre parti interessate! Hanno voluto procedere in fretta, facendo ‘figli ciechi’ come la gatta impaziente, e risparmiando sulla qualità del servizio e non sugli sprechi, mentre si spremono i pugliesi con le tasse. A più mesi di distanza, tra l’altro, dobbiamo registrare l’inedia per quanto concerne il pagamento del ticket anche per la chemioterapia. Ad oggi, nulla è cambiato. E allora, facciamo chiarezza, alzando il velo sulla sinistra di Vendola ed Emiliano: i cittadini non possono più nemmeno ammalarsi perché si infilano le mani nelle tasche senza scrupoli. Il ticket di 47 euro per tutti e a prescindere, l’approvazione di una delibera così delicata in perfetta solitudine, senza confrontarsi con i medici e gli ordini professionali; le tasse regionali che non si riducono e restano tra le più alte d’Italia, con i servizi più scadenti. Vendola ed Emiliano -conclude- potevano anche avvisarci: quando si fanno le rapine, almeno si urla ‘mani in alto!’. Qui, invece, i cittadini se ne sono accorti dopo… E certo non lo scorderanno nelle urne”.

La redazione

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