“IL PRESEPE VIVENTE” A KALÒS”

“IL PRESEPE VIVENTE” A KALÒS”

12 novembre

TORNA ANCHE QUEST’ANNO L’EVENTO MAGICO E SUGGESTIVO ALLESTITO NELL’ARCHEODROMO A CAPRARICA

 

Arrivano le festività e con esse uno degli appuntamenti imperdibili per chi ama le tradizioni, il fascino dei luoghi, le emozioni natalizie. Al via, infatti, la III edizione dell’evento “Il presepe vivente”, allestito a Kalòs, l’archeodromo del Salento, il più grande parco di archeologia sperimentale d’Italia che sorge a Caprarica di Lecce.

L’Associazione di volontariato “Kalòs” e Meridies scarl, con il patrocinio della Provincia di Lecce, hanno organizzato e ricostruito un presepe vivente unico, sia per la bellezza del paesaggio, sia per la cura delle ricostruzioni, frutto del lavoro del gruppo dei ricercatori e degli studiosi di Kalòs.

L’inaugurazione è fissata per il 25 dicembre, alle ore 17.30. Il Presepe potrà essere visitato nei giorni 25-26-27-28 dicembre e 1-4-6 gennaio, dalle ore 17.30 alle 20.30.

L’evento è ambientato all’interno della sezione naturalistica e della civiltà contadina del parco Kalòs, che sorge sul pendio della Serra, in un’area un tempo conosciuta come “Sierri di Tiberio, Ottavio e Costantino”, ad indicare la presenza di un insediamento romano.

 Alessandro Quarta, archeologo e ideatore dell’iniziativa, spiega:

“Si tratta dell’apertura di una nuova area del parco Kalòs, con la ricostruzione di ambientazioni della società contadina e pastorale. La visita al presepe non è quella completa dell’archeodromo con le sue imponenti ricostruzioni, meta privilegiata anno dopo anno di migliaia di scolaresche e di turisti, ma è ugualmente un suggestivo viaggio nella Betlemme che ha dato i natali a Gesù, viaggio senza confronti in uno scenario naturalistico unico e tutto da vivere”.

 

L’organizzazione si avvale, inoltre, della maestria ventennale di Giovanni Quarta, artista del settore e inventore di presepi dal fascino inimitabile.

I visitatori faranno un vero tuffo nel passato, tra botteghe artigiane che ripropongono antichi mestieri (conzalimmure, bottaio, fabbro, cestaio, conzatraini, scarparu), la ricostruzione della sezione romana con la corte di Erode, il tempio sacro e i centurioni, la grotta della natività, la sezione contadina e pastorale sul declivio della collina, il tutto con lo sfondo suggestivo dell’archeodromo. Una grande stella cometa, posta sul punto più alto della Serra di Galugnano, a 110 metri sul livello del mare, guiderà i visitatori, facendoli immergere in una realtà emozionante ed incantevole che rievoca dal vivo la magia della Natività.

A contribuire al clima festoso, ci saranno pittule, piscialette (pane al forno con pomodoro), panini con pezzetti di cavallo, piatti della tradizione e canti natalizi.

 la redazione

 

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