Inaugurazione del Centro Sportivo Polivalente “Enrico Colaci” a Cavallino.

Inaugurazione del Centro Sportivo Polivalente “Enrico Colaci” a Cavallino.

Enrico aveva il sole nel sorriso e il cielo negli occhi e a tutti coloro che lo ameranno per sempre piace pensare che anche ora come allora sorride perché  sa di non essere dimenticato. Commozione e tanti applausi venerdì scorso in occasione della cerimonia di inaugurazione del Centro Sportivo Polivalente “Enrico Colaci” a Cavallino. Ad aprire la manifestazione il sindaco di Cavallino, Michele Lombardi, che ha illustrato l’iter progettuale ed esecutivo della struttura a copertura tensostatica che sarà destinata allo svolgimento di attività sportive di avviamento alle discipline di pallavolo e pallacanestro per giovani atleti che intendono lanciarsi in questi sport. Il centro, ubicato in via Casalegno-Angolo via Togliatti, è dotato di due campi, uno di volley e uno di basket con struttura coperta, spogliatoi e locali coperti e area verde. Il primo cittadino si è poi soffermato sulla figura di Enrico Colaci, Aviere Capo Atleta del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, scomparso nel 2011, cui la struttura è intitolata. Un ricordo di Enrico è stato tracciato anche dall’assessore allo Sport Tony Palermo, che ha invitato i giovani a seguire le virtù di fair play che hanno contraddistinto lo sfortunato giovane. Presenti anche l’assessore alla Cultura Gaetano Gorgoni, il colonnello Alessandro Gresta, Comandante del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, l’Associazione Arma Aeronautica Sez. “Cap. Pil. Michele Grande” di Cavallino e Panathlon Lecce con i rispettivi presidenti, il Col. Gaetano Ingrosso e Ludovico Malorgio, il consigliere regionale Saverio Congedo e i familiari di Enrico Colaci. Al taglio del nastro è seguita la benedizione da parte del parroco della chiesa Maria Santissima Assunta, Don Gaetano Tornese. Enrico aveva soltanto 24 anni quando ha dovuto arrendersi ad un triste destino. Un incidente stradale e trentuno giorni di agonia  nell’ospedale “Celio” di Roma, prima che i suoi occhi si chiudessero per sempre alla vita, ma non al ricordo intriso nell’anima e nel cuore di familiari, amici e colleghi. Campione nazionale di basket, Enrico era l’orgoglio di papà Adriano e mamma Maria Teresa e punto di riferimento prezioso per la sorella minore Giulia.

Francesca Pastore

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