Mostra della ceramica artigianale a Cutrofiano

Mostra della ceramica artigianale a Cutrofiano

Ha chiuso  in bellezza il Festival delle Arti, ieri  domenica 19 Luglio a Cutrofiano, la serata dedicata alla poetica partenopea: Lettere da Napoli. Musiche di Denza, De Leva, Costa e Di Capua per voci, legni, plettri, archi e percussioni. Interpreti: tenore Salvatore Cordella, soprani Giacinta Nicotra e Olivia Toma voce Emanuela Loffredo, voce Francesco Castiglia, con Sesto Armonico Ensemble. Gli arrangiamenti della serata sono curati dai Maestri Maurizio Pica, Pino Perris e Beppe Vessicchio, ospite e ideatore dello spettacolo.

L’evento, ha messo in scena le principali arti figurative nella cornice dello splendido borgo salentino, è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale e dall’Associazione Ceramica Artigianale del Salento, all’interno del ricco cartellone estivo che avrà il suo apice all’11 al 20 Agosto con la 43^ Mostra della Ceramica Artigianale tra Musica e Gastronomia. La serata racchiude i vari secoli di storia della “canzone napoletana” che permettono a questo spettacolo di proporre un’offerta musicale davvero unica sia per varietà stilistica che per elementi tematici.

Se pure il “secolo d’oro” si snoda tra la metà dell’Ottocento fino all’immediato dopoguerra, è altrettanto vero che le tracce che lo ispirano sono altrettanto celebri così come i retaggi che ricadono sugli anni successivi. Quindi non solo “io te vurria vasà“, “Santa Lucia luntana” e “Spingule frangese” ma anche “Fenesta vascia” e “jesce sole”, fino a spingersi a “Guaglione” e “O sarracino“. La grande varietà delle vocalità presenti sul palco costituisce un’ulteriore valorizzazione del repertorio che da sempre ha goduto dei molteplici stili interpretativi ma che raramente è proposto in un unico spettacolo. Dalla voce naturale, calda e melismaticamente napoletana di Emanuela Loffredo a quella altrettanto naturale ma spinta e di coloritura etnica di Francesco Castiglia, atta a rappresentare anche il carattere “buffo” di alcune composizioni. Dalla liricità leggera ma profonda ed incisiva del tenore Salvatore Cordella, elemento canoro di maggiore ispirazione dei compositori ottocenteschi, all’altrettanto lirica ma sinuosa ed evocativa voce del soprano napoletano Giacinta Nicotra.

Quattro voci, quattro stili che si incrociano dando vita ad un unico strumento che, supportato da attenti arrangiamenti, esalta con maestria i già noti valori di questo illustre repertorio, presentato nella originale forma di un viaggio epistolare tra i reperti autentici scritti dai relativi autori.

La redazione

 

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