Servizi Sociali nel Parco” e “Servizi di Trasporto nel Parco a Tricase

Servizi Sociali nel Parco” e “Servizi di Trasporto nel Parco a Tricase

Proteggere il territorio e incrementarne lo sviluppo sociale sono obiettivi fondanti della strategia d’azione del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”.  L’integrazione e l’inclusione sociale rappresentano elementi prioritari per lo sviluppo armonico della comunità del Parco e la dotazione innovativa e sperimentale di buone pratiche di animazione sociale.

Nell’attuazione di tale strategia è stato attivato, grazie ai fondi del Programma di Sviluppo Rurale – Misura 321 (Servizi essenziali per l’economia e le popolazioni rurali) – e per il tramite del Gal Terra d’Otranto, un innovativo progetto integrato realizzato da 2 azioni che hanno dato vita alle iniziative “Servizi Sociali nel Parco” e Servizi di Trasporto nel Parco”; entrambe le iniziative hanno come scopo comune l’offerta ad anziani e soggetti diversamente abili di attività di terapia e di inserimento sociale, ed hanno utilizzato un contributo di circa 100.000 euro per la realizzazione del centro ippico e di pet-therapy presso la Masseria CAVALIERI DEL SALENTO a Castiglione – via vecchia per Lecce -, un struttura di HORTICULTURAL THERAPY presso il centro ambientale “CANALI” a Ortelle (Via per Castro), il servizio di trasporto dei beneficiari e lo start-up delle attività attraverso la gestione affidata dall’Ente Parco ad un’azienda che opera nel settore sociale.

 

Il percorso per le singole attività ha visto la conoscenza e condivisione delle “regole” seguita da una fase di familiarizzazione con l’animale (nel caso dell’ippoterapia e del pet therapy) o con le attività agricole per l’horticultural therapy. L’approccio adottato, in particolare per l’ippoterapia, è quello di un’attività ludico-sportiva che ha favorito il movimento e la relazione dei beneficiari, stimolandone capacità di relazione e capacità motorie.

Gli utenti che hanno seguito l’ Horticultural therapy, beneficiano del proprio raccolto, insieme alle proprie famiglie,  comprendendo la stretta relazione tra lavoro e soddisfazione del lavoro effettuato.

L’approccio terapeutico non riguarda solo l’utenza ma anche i loro nuclei familiari con cui si è stabilita una relazione di conoscenza e cura, integrandoli attivamente nelle diverse fasi progettuali.

Il successo dell’iniziativa, al di là del raggiungimento degli obiettivi proposti, è stata la costanza e l’impegno dimostrato dagli oltre 30 soggetti, che con il loro sorriso e la loro volontà, hanno dato prova che, spesso, i limiti si superano solo se viene data la possibilità di superarli. La terra, il lavoro, la cura degli animali rappresentano una primaria forma di terapia, ci permettono di contattare quelle nostre radici preistoriche in comune con tutti, normodotati o meno. L’impegno e la costanza sono qualità che non conoscono limite fisico, una grande lezione di lavoro e umiltà regalate alla comunità del Parco Otranto – Leuca. Un Parco che costruisce nell’inclusione e nell’abbattimento delle barriere la migliore strategia possibile di sviluppo e tutela.

Così come evidenziato dal presidente del Parco Otranto Leuca Ing. Nicola Panicoquesta esperienza si è rivelata emozionante, innovativa e di successo per l’intero territorio del Parco perché ha visto coinvolti ed integrati, in percorsi educativi, soggetti spesso al margine della società, il tutto nella splendida e naturale cornice dell’area parco. Grazie alla professionalità degli operatori ed alla collaborazione sinergica con le famiglie, questa esperienza ha dato una viva espressione all’inclusione sociale sviluppando ancor più il “senso di comunità” e “l’appartenenza al territorio”. Ci auguriamo che la buona prassi maturata possa essere condivisa con altri territori e rinnovata nel nostro.

Maria De GIOVANNI

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