Una discarica di libri a San Foca, marina di Melendugno

Una discarica di libri a San Foca, marina di Melendugno

Una discarica culturale buttata in piena campagna, si perché stavolta non si tratta dei soliti rifiuti ma di centinaia di libri, buttati in una strada a San Foca marina del comune di Melendugno.  Grande quantità di libri gettati, in piena campagna nella periferia della marina. A fare la triste scoperta, sono stati gli agenti della Polizia Municipale del Comune, che avevano ricevuto una segnalazione per abbandono di rifiuti ingombranti. Quando sono giunti sul posto, non hanno creduto ai loro occhi, libri e libri buttati in un cumulo di macerie come se fossero spazzatura da smaltire. Lo stupore misto all’incredulità ha colpito gli agenti coordinati dal Comandante Antonio Nahi e quasi subito la notizia è stata pubblicata sulla pagina Facebook della polizia locale. <<Impietriti dinnanzi a questo scenario surreale, si legge – nel post – il pensiero corre a quegli uomini che nel medioevo dedicavano la propria esistenza a ricopiare, parola per parola, i testi che racchiudevano lo scibile umano: i monaci amanuensi.
Nel ventunesimo secolo possiamo permetterci di disfarci del sapere come fosse immondizia, il genere umano continua a sprofondare nell’illusoria protervia del progresso ad ogni costo>>
. In quel grande cumulo di libri, ci sono vari volumi di enciclopedie, romanzi, libri storici, libi di architettura, ingegneria, classici, molti altri religiosi, una montagna di letteratura, alcune copie sono molto antiche, altre abbastanza contemporanee. Si pensa che a buttare questa mini biblioteca possa essere qualcuno che abitando nella zona abbia voluto ripulire o svuotare qualche cantina e invece di regalare i libri, li abbia buttati magari con la speranza che la pioggia li avrebbe distrutti. Del fatto sono stati interessati sia la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Rina Durante Anna Rita Carati, che il parroco del paese, don Salvatore Scardino che spiega affranto :<< abbandonare in questo modo tanti libri, significa distruggere la nostra identità. Stamattina quando mi sono recato sul posto, sono rimasto allibito, basito, stentavo a credere che tutta quella ricchezza culturale fosse buttata come carta da macero. Questi atteggiamenti sociali devono far riflettere, fra i tanti libri c’è ne sono alcuni veramente molto costosi, buttati lì senza nessun ritegno. Tutto quanto poteva essere regalato a qualsiasi ente, parrocchia, associazioni, scuole, ovunque potevano trovare una collocazione tutti quei libri. Parliamo di oltre di 200 testi, alcuni religiosi molto importanti, buttati come se niente fosse>>.  Sgomento e rammarico  anche della Dirigente : << Siamo intervenuti immediatamente appena appresa la notizia – commenta la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Anna Rita Carati – insieme a don Salvatore Scardino ci siamo tuffati in questa montagna di libri cercando di recuperare e di salvare il salvabile. La situazione è comunque abbastanza difficile, poiché i libri sono rimasti sotto la pioggia e alcuni di loro sono irrecuperabili. Dopo un pomeriggio intero a vagliare e selezionare, rovistando fra le pagine semi distrutte, abbiamo caricato quasi tutto in diversi scatoloni che lasceremo a scuola, affinché tutti questi libri possano essere recuperati. Faremo il possibile perché possono tornare a vivere. Molti  sono malmessi, certo è che di fronte a queste scene si rimane veramente senza parole. Mi chiedo con quale coraggio si possa buttare tutta questa cultura, non si tratta di inchiostro su della carta, si tratta di storia, di sacrifici, i libri sono un patrimonio inestimabile. Adesso cercheremo di fare il possibile, ma più di tutto, spero che questo spiacevole episodio possa servire per sensibilizzare le coscienze, non si può pensare di smaltire in questo modo. Chiunque avesse voluto disfarsene avrebbe avuto tante possibilità di regalare tutti questi libri, che ribadisco, oltretutto sono anche molto preziosi e costosi>>.

La Redazione

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