A Lecce la presentazione delle iniziative avviate da provincia e professione militare

A Lecce la presentazione delle iniziative  avviate da provincia e professione militare

Giovani salentini e carriera militare:

 

Si è svolta oggi, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno, a Lecce, la presentazione delle iniziative di orientamento formativo e professionale messe in campo dalla Provincia di Lecce e dall’Ente Professione Militare, in base ad una convezione siglata con l’obiettivo di incrementare la possibilità di lavoro sul territorio provinciale, migliorando i servizi a sostegno dei giovani tra i 18 e i 38 anni che vogliono intraprendere la carriera militare.

 

Ad illustrare i dettagli del progetto sono intervenuti: il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il direttore generale della Provincia di Lecce Giovanni Refolo, il dirigente del Settore Politiche culturali, sociali e del lavoro Massimo Evangelista, i responsabili dei Centri per l’impiego di Lecce e di Maglie Giovanni Alessandrì e Silvio Astore, la referente della Provincia di Lecce per il progetto Bernardette Greco, e per Professione Militare l’ideatore e presidente Andrea Sandrelli, il direttore generale Cosimo Menza, il tutor dello Sportello Enrico Mariano.

 

“Sono tre gli obiettivi che intendiamo perseguire con questa iniziativa”, ha spiegato il presidente della Provincia Antonio Gabellone. “Primo: rivitalizzare i nostri Centri per l’Impiego anche rispetto all’attenzione a questo ambito lavorativo; secondo: ridurre la distanza tra i giovani e il mondo del lavoro, facendo in modo che i ragazzi avvertano la vicinanza della Pubblica Amministrazione e vengano accompagnati concretamente in questo percorso; terzo: dare un contributo importante affinché il gap tra i giovani occupati e quelli in cerca di lavoro possa accorciarsi sempre più, rispetto anche ad una sensibilità straordinaria dei giovani meridionali, e salentini in particolare, verso il mondo militare, con grande voglia di spendersi per garantire la sicurezza pubblica e la pace nel mondo”.

 

Nei mesi scorsi la Provincia di Lecce ha sottoscritto una convenzione con Professione Militare, ente senza scopo di lucro che rappresenta il punto di incontro tra mondo civile (lavorativo e universitario) e quello militare delle Forze Armate e di Polizia. L’accordo di collaborazione prevede, tra l’altro, l’attivazione presso i Centri per l’Impiego di Lecce e Maglie di due Sportelli informativi per fornire servizi di orientamento e consulenza sul funzionamento dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni, sulla compilazione delle domande di partecipazione ai concorsi, sulla valutazione dei titoli di merito o di preferenza richiesti.

 

“Abbiamo scelto due postazioni, i Centri per l’Impiego di Lecce e Maglie, che siano da punto di riferimento per tutto il territorio con questo servizio aggiuntivo che rientra in quella che è la mission stessa dei CPI. E’ previsto, inoltre, un coinvolgimento delle scuole, ulteriore strumento affinché chi ha la propensione alla vita militare possa trovare un ausilio concreto da parte dell’Ente Provincia. Infine, ragioneremo a breve anche con i Comuni, in modo da rendere questo servizio più capillare possibile”, ha concluso il presidente Antonio Gabellone.

 

Fondamentale, dunque, la collaborazione con Professione Militare e i suoi tecnici. “E’ partita in Puglia con varie Province, tra cui quella di Lecce, la possibilità di riuscire a creare degli sportelli professionali che si occuperanno di fare uno screening di base di ogni candidato, per sapere, prima ancora di avviare una domanda di concorso, se il ragazzo o la ragazza ha i requisiti essenziali per accedere alla carriera militare”, ha spiegato il presidente dell’Ente Andrea Sandrelli.

 

Il direttore generale di Professione Militare Cosimo Menza ha poi aggiunto: “L’obiettivo è quello di fare aumentare le possibilità  per i candidati di entrare nelle Forze Armate, con un’ “assistenza” che va dalle informazioni in merito ai concorsi emanati dai singoli Stati Maggiori per tutto l’anno alla valutazione dei requisiti minimi per entrare nella graduatoria che permette al candidato di arrivare a visita, dall’interpretazione del bando alla presentazione della domanda, fino all’accompagnamento durante l’iter concorsuale, che è abbastanza lungo e complesso”.

La redazione

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